Incendi dolosi nell'area boschiva dell'Aquila. Trovati 3 inneschi
- di RED-ROM
- in Primo Piano
(PRIMAPRESS) - AQUILA - Gli incendi che stanno devastando l’area boschiva del capoluogo abruzzese dallo scorso giovedì, sono dolosi. Lo confermerebbero i tre inneschi trovati sul territorio ma anche alcune testimonianze che avrebbero confermato che il primo intervento con i canadair di giovedì e venerdì avrebbero circoscritto e i focolai ma a distanza di poche ore anche contrariamente alla direzione del vento si sarebbero appiccati nuovi fuochi. Gli ultimi incendi si sono avvicinati ai quartieri periferici di Pettino, Cansatessa e alla frazione di Arischia, che si trova pochi chilometri a nord-est del centro dell’Aquila.
I due incendi, probabilmente di origine dolosa, si sono diffusi a partire da due punti del colle che sovrasta il centro abitato: a nord, dove si trova la frazione di Arischia, e più a sud-ovest, dove ci sono le zone di Cansatessa e Pettino. Gli incendi hanno bruciato l’area boschiva e, a causa del vento, ora si stanno estendendo particolarmente verso queste due aree, dove molte persone lunedì sera hanno lasciato le proprie abitazioni e sono scese in strada.
Lo scorso anno in una relazione del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, avevano segnalato una scarsitàà di incendi spontanei ed invece rilevato una preoccupazione per quelli dolosi. - (PRIMAPRESS)
I due incendi, probabilmente di origine dolosa, si sono diffusi a partire da due punti del colle che sovrasta il centro abitato: a nord, dove si trova la frazione di Arischia, e più a sud-ovest, dove ci sono le zone di Cansatessa e Pettino. Gli incendi hanno bruciato l’area boschiva e, a causa del vento, ora si stanno estendendo particolarmente verso queste due aree, dove molte persone lunedì sera hanno lasciato le proprie abitazioni e sono scese in strada.
Lo scorso anno in una relazione del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, avevano segnalato una scarsitàà di incendi spontanei ed invece rilevato una preoccupazione per quelli dolosi. - (PRIMAPRESS)