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L'Italia entra nel programma di armamenti del Tempest in collaborazione con la Gran Bretagna

L'Italia entra nel programma di armamenti del Tempest in collaborazione con la Gran Bretagna
(PRIMAPRESS) - LONDRA - Con la Gran Bretagna dentro o fuori dall’Unione Europea cambierà poco per gli accordi intrapresi dai vertici della Difesa britannici ed italiani per una collaborazione sugli armamenti. 
Dopo la Svezia anche l’Italia aderisce al programma britannico Tempest per la costruzione di un caccia multi-ruolo di sesta generazione. E oggi, a Londra, c’è stata la firma di una dichiarazione d’intenti in occasione del Defence & Security Exhibition International (DSEI) in corso nella capitale inglese.
Entrambi i Governi hanno confermato la “comune volontà di stabilire una solida base industriale per poter sviluppare le necessarie capacità tecnologiche ed assicurare il successo del programma, esprimendo la volontà di fare affidamento sulle rispettive industrie nazionali, comprese le realtà’ industriali condivise quali Leonardo e MBDA, oltre che Avio Aero ed Elettronica”.
“L’avvio di questa importante parternship fra Italia e UK in un settore strategico quale quello dell’aerospazio - ha dichiarato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini - è un risultato molto positivo. Raggiunto grazie ad un lavoro efficace e concreto, e ulteriore conferma dell’eccellenza dell’industria italiana della Difesa” ha dichiarato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini.
Charles Woodburn, Amministratore delegato del gruppo, BAE Systems ha dichiarato che “la nostra comprovata esperienza di collaborazione di successo con l’industria italiana ci rende certi che questa partnership tra le nostre due nazioni si adatta perfettamente a Tempest e dimostra lo slancio crescente dietro questo importante impegno internazionale. L’annuncio di oggi amplierà le partnership esistenti con MBDA e Leonardo, che sono al centro del nostro lavoro per liberare il pieno potenziale del Typhoon, poiché insieme sviluppiamo le future tecnologie di combattimento aereo a beneficio di entrambe le nazioni “. - (PRIMAPRESS)