Fulvio Effe In anteprima il video del nuovo singolo “L’Istante Di Un Brivido”
- di Red Mus
- in Musica & Spettacoli
(PRIMAPRESS) - ROMA - Da domani 10 aprile sarà disponibile in rotazione radiofonica “L’Istante Di Un Brivido”, nuovo inedito di Fulvio Effe disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 6 aprile. “L’istante di un brivido” è una canzone, ma anche una lettera profondamente autobiografica ed intima, che Fulvio Effe scrive e dedica al padre. Il brano, scritto in collaborazione con Daniele Urso, racconta infatti il dolore che deriva dalla perdita di un padre ma racchiude al contempo la speranza nel sapere di poterlo ritrovare, attraverso ricordi e sogni, in ogni momento. Il brano vede la collaborazione con Luca Colombo, storico chitarrista del Festival di Sanremo. «“L’istante di un brivido” è una canzone che per me ha un enorme significato. Il testo racconta del dolore e del “vuoto” che una grossa perdita può causare, come nel mio caso è stato per la perdita del mio papà - spiega Fulvio Effe a proposito del nuovo singolo – ma non è solo un grido di dolore: il brano vuole trasmettere un messaggio positivo sul fatto che comunque certe situazioni, certe persone, ti rimangono “incollate” addosso per tutta la vita, forse non più in senso materiale ma sicuramente in modo comunque molto profondo».
Nel videoclip de “L’istante di un brivido”, diretto dallo stesso Fulvio Zangirolami (in arte Fulvio Effe), gli unici oggetti presenti sono una lampada e un quadro, il primo costruito e il secondo dipinto dal padre dell’artista. Si tratta degli unici oggetti presenti in tutto il video proprio perché opere sue.
Torni sul mercato discografico dopo 9 anni di assenza. È stata una scelta forzata o voluta? «Entrambe le cose, a 20 anni si ha la spensieratezza, e soprattutto il tempo, per scrivere, suonare, condividere. Quando cresci il lavoro ti avvolge e a volte ti stravolge ma, come si dice, il primo amore non si scorda mai, era qualcosa che andava fatto soprattutto per la tematica della canzone.».
“L’istante di un brivido” è il tuo nuovo singolo. Ce ne vuoi parlare? «È un brano che per me ha un significato molto importante, la canzone, scritta insieme al mio amico Daniele Urso, racconta il dolore della perdita di un padre, nel mio caso avvenuta due anni fa, ma non è solo un grido di dolore, anzi, è più un raccontare la consapevolezza che certe persone così importanti non se ne vanno, le possiamo trovare nei ricordi, nei sogni e in ogni gesto quotidiano, una pacca sulla spalla a tutti quelli che come me hanno perso qualcuno di importante prima del tempo. Il dolore va trasformato in condivisione, creatività, voglia di andare avanti e, cosa più importante, in amore.».
Com’è nata la collaborazione con Luca Colombo, storico chitarrista del Festival di Sanremo? «Io e Luca ci conosciamo da circa due anni, collabora con la mia scuola di musica e al mio desiderio di far sì che le chitarre del pezzo fossero le sue ha subito risposto con entusiasmo e con la solita qualità umana e artista che lo contraddistingue.».
E ora parliamo del video qui in anteprima. Lo hai diretto tu e hai scelto di utilizzare degli oggetti che appartenevano proprio a tuo padre. Come ti sei trovato nelle vesti di videomaker? «Il video è la mia seconda vena artistica, dopo la musica, ho sempre visto nel video come una diretta conseguenza dell’aspetto musicale, lo trovo un metodo di espressione completo, per certi versi anche più della musica, ho spesso lavorato in vesti di videomaker per altri artisti ma stavolta è stato sicuramente diverso, non è stato facile montarlo perché quando si “lavora su se stessi” difficilmente si riesce ad essere obiettivi e distaccati, ma anche nel montaggio ho cercato di trasmettere tutta l’emotività che appartiene alla musica dando spazio all’interpretazione e ai due oggetti presenti nel video, entrambe opere realizzate da mio padre pochi mesi prima di morire, un video che definirei essenziale, proprio come era mio padre.».
Prossimi progetti? «In questi giorni di quarantena sto scrivendo molto, ho tante canzoni lì nel cassetto ferme da anni e pronte per essere pubblicate. Sto lavorando ad un singolo estivo dai sapori decisamente diversi, insomma, non farò aspettare altri 9 anni al pubblico prima di ascoltare una mia nuova canzone!». - (PRIMAPRESS)
Torni sul mercato discografico dopo 9 anni di assenza. È stata una scelta forzata o voluta? «Entrambe le cose, a 20 anni si ha la spensieratezza, e soprattutto il tempo, per scrivere, suonare, condividere. Quando cresci il lavoro ti avvolge e a volte ti stravolge ma, come si dice, il primo amore non si scorda mai, era qualcosa che andava fatto soprattutto per la tematica della canzone.».
“L’istante di un brivido” è il tuo nuovo singolo. Ce ne vuoi parlare? «È un brano che per me ha un significato molto importante, la canzone, scritta insieme al mio amico Daniele Urso, racconta il dolore della perdita di un padre, nel mio caso avvenuta due anni fa, ma non è solo un grido di dolore, anzi, è più un raccontare la consapevolezza che certe persone così importanti non se ne vanno, le possiamo trovare nei ricordi, nei sogni e in ogni gesto quotidiano, una pacca sulla spalla a tutti quelli che come me hanno perso qualcuno di importante prima del tempo. Il dolore va trasformato in condivisione, creatività, voglia di andare avanti e, cosa più importante, in amore.».
Com’è nata la collaborazione con Luca Colombo, storico chitarrista del Festival di Sanremo? «Io e Luca ci conosciamo da circa due anni, collabora con la mia scuola di musica e al mio desiderio di far sì che le chitarre del pezzo fossero le sue ha subito risposto con entusiasmo e con la solita qualità umana e artista che lo contraddistingue.».
E ora parliamo del video qui in anteprima. Lo hai diretto tu e hai scelto di utilizzare degli oggetti che appartenevano proprio a tuo padre. Come ti sei trovato nelle vesti di videomaker? «Il video è la mia seconda vena artistica, dopo la musica, ho sempre visto nel video come una diretta conseguenza dell’aspetto musicale, lo trovo un metodo di espressione completo, per certi versi anche più della musica, ho spesso lavorato in vesti di videomaker per altri artisti ma stavolta è stato sicuramente diverso, non è stato facile montarlo perché quando si “lavora su se stessi” difficilmente si riesce ad essere obiettivi e distaccati, ma anche nel montaggio ho cercato di trasmettere tutta l’emotività che appartiene alla musica dando spazio all’interpretazione e ai due oggetti presenti nel video, entrambe opere realizzate da mio padre pochi mesi prima di morire, un video che definirei essenziale, proprio come era mio padre.».
Prossimi progetti? «In questi giorni di quarantena sto scrivendo molto, ho tante canzoni lì nel cassetto ferme da anni e pronte per essere pubblicate. Sto lavorando ad un singolo estivo dai sapori decisamente diversi, insomma, non farò aspettare altri 9 anni al pubblico prima di ascoltare una mia nuova canzone!». - (PRIMAPRESS)