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Lublino, il volto autentico della Polonia. Sarà Capitale della cultura 2029

POLONIASarà Lublino, situata nell’est della Polonia, la Capitale europea  della cultura 2029. Presentata nei giorni scorsi presso la sede dell’Istituto Polacco a Roma, la città si è presentata con la sua ricca storia e il suo patrimonio culturale, con le sue strade acciottolate, i bellissimi palazzi rinascimentali e la lunga sequenza  di torri e chiese. Un tempo crocevia di culture tra Oriente e Occidente, che hanno dato vita ad un mosaico di influenze architettoniche diverse, in un gioco di sovrapposizioni nel cuore della Città Vecchia (Stare Miasto), accessibile attraverso la Porta di Cracovia (XIV secolo) come in un affascinante viaggio nel tempo.
Il Castello di Lublino, ricostruito in stile neogotico nel 1828, fu teatro dell’Unione polacco-lituana del 1569, evento che unificò i due regni sotto una confederazione. Oggi ospita il Museo di Lublino, con reperti archeologici e opere d’arte, e la Cappella della Santa Trinità, si mostrano come opere d’arte medievali tra le più interessati della Polonia. e Sotto la Città Vecchia si estende un percorso sotterraneo che attraversa antiche cantine ed enoteche, testimonianza del suo ruolo commerciale nel passato. La via Krakowskie Przedmieście, animata da caffè e ristoranti, offre una visione moderna della città. Dopo una visita al Museo di Majdanek, importante luogo di memoria dedicato alle vittime dell’Olocausto e alle atrocità commesse durante la Seconda Guerra Mondiale, è d’obbligo un momento di relax e bellezza naturale al Giardino Botanico dell’Università Maria Curie Sklodowska: con oltre 6.000 specie di piante, rappresenta un’oasi di tranquillità in cui è possibile immergersi nella bellezza della flora proveniente da tutto il mondo.
Lublino offre anche una vivace scena culturale, per non parlare della sua gastronomia: dai piatti tradizionali polacchi alle specialità regionali, ogni pasto è un’opportunità per gustare i sapori autentici di questa zona della Polonia.
Zamosc, città rinascimentale, esempio di “città ideale” progettata da Bernardo Morando, con un centro storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1992, merita una visita a sé. Il Parco Nazionale Roztocze, un’oasi naturale con boschi e percorsi escursionistici, habitat dei pony semi-selvaggi polacchi, i konik. Seguendo il fiume Vistola, si incontrano le cittadine di Janowiec e Kazimierz Dolny, quest’ultima famosa per le sue stradine pittoresche e l’architettura storica, amata da artisti e scrittori per la sua bellezza naturale e artistica.

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