LONDRA – Il primo paese a rispondere alla sollecitazione dell’Onu di finanziare i sostegni e l’accoglienza per il popolo afghano è la Gran Bretagna. Il primo ministro britannico Boris Johnson ha promesso di dare un “caldo benvenuto” a migliaia di rifugiati afghani che sono arrivati nel Regno Unito. La sua dichiarazione arriva, però, quasi a riscattarsi dalle forti critiche per la sua gestione sulle evacuazioni dall’Afghanistan. Il governo ha, dunque, annunciato che gli afgani che hanno lavorato per il Regno Unito nel loro paese d’origine e sono stati evacuati avranno un permesso di soggiorno a tempo indeterminato, che darà loro il diritto di lavorare ed eventualmente richiedere la cittadinanza britannica. Riceveranno inoltre assistenza sanitaria gratuita, formazione in lingua inglese e borse di studio universitarie, come parte di uno schema governativo chiamato ‘Warm Welcome’.
“Abbiamo un debito enorme verso coloro che hanno lavorato con le forze armate in Afghanistan e sono determinato a dare a loro e alle loro famiglie il sostegno di cui hanno bisogno per ricostruire le loro vite qui nel Regno Unito”, ha affermato Johnson.La Gran Bretagna ha evacuato più di 15.000 persone dall’Afghanistan dal 13 agosto, delle quali oltre 8.000 sono cittadini afghani che lavoravano come interpreti. Ma il governo ha avuto una raffica di critiche per l’operazione di esfiltrazione, che si è conclusa sabato scorso senza evacuare tutti coloro che volevano andarsene dall’Afghanistan.
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