(PRIMAPRESS) NAPOLI – E’ stato siglato oggi, presso l’Assessorato al Lavoro della Regione Campania, il documento di integrazione all’accordo quadro sui criteri per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga, che prevede una disponibilità di risorse per circa 28 milioni di euro. L’intesa, raggiunta oggi al termine di un lungo e costruttivo confronto con le parti sociali, sindacati e mondo economico e produttivo, ha alcuni punti salienti: Innanzitutto ha puntato a sanare una grave criticità creata dalla precedente amministrazione: un accordo sulla mobilità in deroga 2015 in buona parte inapplicabile, in quanto basato su elementi che né il Ministero, né l’INPS hanno mai riconosciuto. L’Accordo-quadro precedente e Linee Guida del 27/01/15, infatti, autorizzavano a presentare istanze risultate parzialmente inevase in quanto tecnicamente non conformi con le direttive nazionali vigenti, che prevedevano e prevedono la concessione della CIGD per un periodo massimo di 5 mesi, determinando un grave danno sia ai lavoratori che alle imprese. La Giunta De Luca ha inteso responsabilmente farsi carico delle centinaia di aziende e lavoratori che, inconsapevolmente, affidandosi a tali criteri di imputazione degli ammortizzatori in deroga hanno cumulato oltre 1 milione di ore che in alcun modo potevano essere a loro riconosciute. Altro punto qualificante è stata l’attribuzione dell’ulteriore periodo di CIGD, da oggi 11.11.2016 al 31.12.2016, per le aziende che hanno già utilizzato il periodo massimo di 3 mesi nel 2016. Si attribuisce, inoltre, un ulteriore periodo di mobilità in deroga, in favore dei lavoratori che nel corso dell’anno 2015 non hanno raggiunto il limite massimo dei 3 anni e 4 mesi e fino alla scadenza del suddetto limite, comunque entro il 31.12.2015. Altro obiettivo raggiunto è quello di tenere in debita considerazione tutti coloro che risultano avere difficoltà di reinserimento occupazionale, in particolar modo coloro che hanno oltre sessanta anni, attraverso l’attuazione di iniziative finalizzate all’utilizzo temporaneo e straordinario in attività di pubblica utilità, presso enti pubblici, a 580 euro al mese per 6 mesi, assicurando nel contempo un sostegno al reddito per i soggetti interessati e riducendo i tempi di inattività durante la permanenza dello stato di disoccupazione.L’accordo infine si pone come uno strumento reale per fronteggiare la crisi che attanaglia imprese storicamente presenti in regione Campania, di particolare rilevanza strategica ed occupazionale aprendo la possibilità di concessione della CIGD ad ulteriori causali, oltre quelle già previste. «Sono soddisfatta del lavoro portato a termine, che si inserisce nel complesso del rilancio dell’occupazione in Campania e del Piano per il lavoro. Le parti sociali presenti, cogliendo lo spirito costruttivo e di grande responsabilità dell’attuale governo regionale, hanno espresso anch’esse apprezzamento per il risultato raggiunto, auspicando che il positivo confronto caratterizzi costantemente le relazioni in essere, in rapporto a tutte le vertenze aperte oggi in Campania e assumendo, quindi, la piena consapevolezza che questo è il modello di riferimento giusto». Anche il sindacato è soddisfatto. La UIL Campania, insieme alle altre Organizzazioni sindacali, ha condiviso, al tavolo istituzionale con tutte le parti sociali, il testo sugli ammortizzatori sociali presentato dall’Assessore regionale al lavoro, Sonia Palmeri, “perché corregge alcuni limiti delle linee guida di aprile che non avevamo condiviso”, afferma Giovanni Sgambati, sub-commissario della UIL Campania. “Le pressioni di questi mesi, nei tanti incontri avutisi, hanno portato all’individuazione di risorse aggiuntive e di nuove soluzioni grazie alle quali si è potuto salvaguardare lavoratori che rischiavano di rimanere senza nessun sostegno al reddito”, continua Sgambati. “La valutazione positiva della UIL Campania ricade sulla scelta di salvaguardare, dal mese di giugno almeno fino a dicembre 2016, i lavoratori sessantenni, in modo da coprire i contributi previdenziali ai fini pensionistici”. Altro strumento positivo, aggiunge il sindacalista, è l’investimento nei Comuni della Campania affinché essi promuovano progetti di lavoro di pubblica utilità che permetteranno alla platea di diverse migliaia di lavoratori, che hanno avuto ammortizzatori sociali nel quadriennio 2013-2016, di essere attivi e di avere un sostegno al reddito. “E’ chiaro che restano tante aree di sofferenza a partire dai territori casertani: con i lavoratori ed i delegati di quei territori , dice Sgambati, ci incontreremo martedì’ prossimo, 15 novembre, perché non abbiamo intenzione di lasciarli soli e perché siamo convinti che si potranno creare altre occasioni di rioccupazione nel corso dei prossimi mesi , soprattutto se si intraprendono iniziative unitarie ed azioni coese con le altre organizzazioni sindacali.”. “Un’iniziativa unitaria, infatti, dice Sgambati, potrebbe farci conquistare nuovi provvedimenti per sostenere anche nel 2017 i lavoratori e non lasciarli nella disperazione”. (PRIMAPRESS)
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