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Apertura anno giudiziario: dagli scontri sulla riforma all’emergenza degli organici con oltre il 56% di posti da occupare

ROMA – Dopo l’apertura di ieri dell’anno giudiziario alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e l’appello lanciato dalla prima presidente di Cassazione, Margherita Cassano invocando  rispetto tra le istituzioni con un “patto per lo stato di diritto” in modo da “alimentare la fiducia dei cittadini”, oggi si terrano le diverse celebrazioni in varie regioni dove le sfumature saranno importanti per capire le posizioni in campo dei magistrati mentre ci si ritrova in pieno iter parlamentare per la riforma della giustizia.
Il ministro Carlo Nordio ha illustrato lo “stato di salute” del comparto giustizia affermando che “i dati restituiscono una immagine della magistratura diversa” da quella rappresentata e “posta alla base di progetti riformatori”. Una magistratura “conscia delle sue responsabilità”, cerca di assolvere “al meglio i propri doveri” con “impegno professionale, senso del limite e della misura”. Un ruolo, è il ragionamento di Cassano, svolto in una fase in cui “rendere giustizia” è divenuto “più difficile e richiede al giudice la ferma osservanza di alcuni principi” tra cui il “rispetto delle attribuzioni previsto” dalla Costituzione. 

Ma al di là delle posizioni ideologiche sulla riforma c’è anche l’altra grande questione degli organici e dei ritardi su nuove strutture tecnologiche per facilitare e velocizzare l’ordinario. Oggi dalle ore 9:30, davanti alle Corti di Appello di Milano, in Corso di Porta Vittoria 15, e di Brescia, in Via Lattanzio Gambara 40 ci saranno due manifestazioni della FP CGIL organizza due presidi delle lavoratrici e dei lavoratori per tornare a denunciare una situazione insostenibile negli uffici della giustizia. “Uffici pieni di faldoni ma vuoti di personale: questa è l’immagine più chiara della giustizia in Lombardia. La cronica mancanza di organico sta mettendo a rischio il funzionamento del sistema giudiziario, con gravi conseguenze per lavoratrici e lavoratori, ormai allo stremo, e per i diritti dei cittadini”, dichiara Dino Pusceddu, segretario della FP CGIL regionale. Le carenze di personale raggiungono livelli gravissimi: nell’Ufficio del Giudice di Pace di Cremona toccano il 100% per funzionari giudiziari e cancellieri esperti. Al Tribunale di Mantova, le carenze superano la media nazionale, mentre l’UNEP registra la scopertura più alta del territorio, con il 56,14% di Funzionari e il 58,62% di Assistenti mancanti. Situazioni estreme si verificano anche al Tribunale di Sondrio, dove due soli lavoratori, per giunta coniugi, sono costretti a vivere separati per garantire il servizio.

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