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ArcelorMittal: oggi incontro al Mise. Per la bonifica scende in campo Eni Rewind

ROMA – Niente sciopero programmato oggi 24 settembre dai sindacati nella capitale dopo un incontro fugace di ieri sera al Mise con il ministro Stefano Patuanelli ma nuovo incontro odierno alle 12 per scongiurare la situazione di stallo con il fermo degli impianti e la fine della cassa integrazione mentre è saltata la mediazione alla camera arbitrale tra ArcelorMittal e l’amministrazione straordinaria di Ilva per un contenzioso di circa 200 milioni di fitti non pagati.
Intanto, però, ArcelorMittal Italia accelera sulla bonifica del sito siderurgico di Taranto. La società, infatti, ha incaricato Eni Rewind, società ambientale di Eni, per l’assistenza nella progettazione degli interventi di bonifica dell’area ex Ilva a Taranto. “Il contratto – si legge in una nota – contempla anche l’assistenza specialistica nell’iter di autorizzazione finalizzato all’approvazione da parte degli enti preposti del progetto di messa in sicurezza operativa dello stabilimento ArcelorMittal Italia a Taranto.
Nell’ambito delle indagini ambientali, già avviate da ArcelorMittal, sono previste ulteriori caratterizzazioni dei suoli, sui quali si estendono gli impianti, attraverso modelli concettuali 3D e idrogeologici. L’obiettivo è quello di raccogliere ulteriori informazioni per l’aggiornamento delle messe in sicurezza già attive e per la progettazione della messa in sicurezza operativa dell’area, minimizzando gli impatti sull’operatività del siderurgico”.
ArcelorMittal Italia afferma che con le indagini ambientali “saranno condotte ulteriori analisi sui suoli in tutta l’area operativa del sito di Taranto”. Obiettivo, sottolinea il gruppo siderurgico, è “progettare ulteriori interventi di bonifica del suolo e delle falde acquifere dello stabilimento siderurgico di Taranto”. Nella sua nota, ArcelorMittal spiega che saranno completati “i dati e le informazioni finora raccolti al fine di sviluppare modelli concettuali 3D e idrogeologici di flusso”.
Inoltre, si procederà con l'”aggiornare le messe in sicurezza già attive e definire la messa in sicurezza operativa dell’intera area, in modo compatibile con la continuità delle attività del siderurgico”.

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