ROMA – Si è trasformato in un triller di politica industriale il caso dei 29 milioni di dosi AstraZeneca stoccate nei magazzini dello stabilimento di Agnagni alle porte di Roma, dove vengono confezionate le fiale del vaccino anglo-svedese. Il sospetto è che queste dosi fossero in attesa di essere inviate nel Regno Unito. Una partita che, probabilmente, doveva essere inviata già nei giorni scorsi ma lo scontro tra Ursula von der Leyen e Boris Johnson con quest’ultimo accusato di accaparrarsi ingenti quantitativi destinati ai paesi dell’UE, deve aver fermato la partenza del prezioso carico. Secondo alcuni osservatori di strategie politiche, gli occhi puntati degli investigatori italiani ma anche della stessa UE sullo stabilimento di Anagni, avrebbero spinto ieri sera Johnson ad un accordo “win to win” con l’Unione europea per un’equa distribuzione dei vaccini nei paesi dell’unione. E Draghi che tra poche ore parteciperà alla videoconferenza dell’Eurogruppo, probabilmente, verrà ascoltato dagli altri leader per avere aggiornamenti su questa vicenda.
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