ROMA – La trattativa degli hacker per il riscatto chiesto alla Regione Lazio è ancora in corso. Alla rivendicazione scaduta ieri sera (6 agosto) alle 23, ha fatto seguito una seconda rivendicazione che sarebbe partita aprendo un link nel 1° testo dei cybercriminali che, in inglese, chiedono un’email per avviare la trattativa. La prima richiesta è di inviare un file bloccato, poi decriptato dai pirati informatici a riprova della loro ‘credibilità’, prima di procedere all’eventuale consegna del riscatto. I dati potrebbero finire sul Dark web, raggiungibile solo con dei software. Ieri era stato interrogato per tre ore il dipendente in samartworking che sarebbe stata la porta d’ingresso involontaria del sistema della Regione.
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