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Australia: il viaggio coast to coast lungo la Transaustraliana ripercorrendo lo spirito dei nativi

AUSTRALIA – Un viaggio lungo la Transaustraliana, è la destinazione proposta da Kel 12 con il brand di viaggi avventura di National Geographic. Per i nativi australiani, viaggiare è un rito in memoria dei propri antenati. Ci si allontana volontariamente dal proprio clan senza misurare il tempo e senza prevederne un ritorno. La sacralità del percorso è una via disegnata dalla natura dove ogni sua forma è l’unica traccia da seguire unitamente ai canti e alle danze che accompagnano questo percorso. Solo per i nativi questi cammini hanno una chiara identità, sono “le vie dei canti” dove i segni generati nel Tempo dei sogni trovano un senso con le parole tramandate, attraverso canti e danze, di generazione in generazione. E’ con lo stesso sprito che questa estate Stefania Fumagalli, la guida accreditata in territori aborigeni e certificata da EcoTourism Australia, accompagnerà la spedizione coast to coast in Australia, per esplorare questo continente grande 25 volte l’Italia. Da Perth a Sydney, passando per i capolavori di arte rupestre del Kakadu National Park. Ma anche per il Queensland, con la barriera corallina più vasta del pianeta, e l’Outback, l’immenso deserto rosso australiano con il misterioso monolite Uluru, sacro agli aborigeni. 
Un viaggio il cui cuore è il selvaggio Kimberley, da esplorare in 4X4, lungo un percorso che porta dalle spiagge bianche di Cable Beach a Broome fino a Darwin, nei Territori del Nord Australia. Tra deserti, canyon, fiumi, grotte, gole e la catena dei Bungle Bungle Ranges, una serie di stratificazioni di rocce nere e arancioni, patrimoni UNESCO. Arricchisce il tour Sydney con la sua iconica baia e la sagoma dell’Opera House, l’edificio simbolo della città, e Melbourne con la suggestiva baia dei Dodici Apostoli.

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