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Biden dà il via al countdown del ritiro delle truppe Usa dall’Afghanistan

WASHINGTON – Il ritiro delle truppe dall’Afghanistan da parte dell’esercito USA  fa il countdown. Lo ha voluto il presidente americano, Joe Biden. “E’ ora di porre fine” alla più lunga guerra americana, è il messaggio che il capo della Casa Bianca ha voluto dare alla nazione. “Non possiamo continuare il ciclo di estensione o espansione della nostra presenza militare in Afghanistan sperando di creare le condizioni ideali per il nostro ritiro, aspettandoci un risultato diverso”, ha detto  in un discorso in cui ha anche ricordato l’amato figlio Beau, scomparso 6 anni fa, che prestò servizio in Iraq.

“Sono il quarto presidente americano a presiedere una presenza di truppe americane in Afghanistan. Due repubblicani. Due democratici”, ha detto. “Non passerò questa responsabilità a un quinto”, è la promessa. La guerra in Afghanistan “è costata la vita a oltre 2.400 soldati delle forze armate americane”, ha constatato. Il ritiro sarà completato entro l’11 settembre, vent’anni dopo l’inizio di tutto. Ma non sarà la fine di tutto. Perché, sul terreno, nella migliore delle letture la guerra è allo stallo con un negoziato di pace molto fragile.

La decisione è stata avallata dagli alleati della Nato, al termine di una riunione a Bruxelles dei ministri degli Esteri e della Difesa dell’Alleanza atlantica. Nel quartier generale si sono presentati il segretario di Stato americano, Antony Blinken, e il suo collega alla Difesa, Lloyd Austin. Alle riunioni ha partecipato il ministro Luigi Di Maio. 
“Conveniamo sul fatto che serva un cambio di passo in Afghanistan”, ha riassunto il capo della Farnesina, che solo due giorni fa aveva trattato il dossier con Blinken durante la sua visita a Washington. “Si va verso una decisione epocale per la Nato. Una decisione che ovviamente prenderemo insieme ai nostri alleati e che riguarderà la presenza delle truppe in Afghanistan dell’Alleanza Nato”, ha spiegato Di Maio.

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