SAGAING, 28 MAR – Una fortissima scossa di terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito la Birmania nelle prime ore di oggi, seguita da un’altra scossa di assestamento di magnitudo 6.4. L’epicentro è stato localizzato a 16 chilometri a nord-ovest di Sagaing, nel cuore del Paese, a una profondità di 10 chilometri. L’impatto è stato devastante: secondo l’Usgs – il Servizio geologico statunitense – il numero delle vittime potrebbe salire a migliaia.
Le autorità birmane non hanno ancora diffuso dati ufficiali, ma la richiesta di aiuto rivolta alla comunità internazionale da parte della giunta militare – un atto rarissimo – fa presagire un disastro di proporzioni enormi. Testimonianze raccolte sui social riportano la morte di almeno 25 persone a Mandalay, travolte dal crollo di una moschea, tra cui diversi bambini. A Taungoo, secondo quanto riferisce il portale “Eleven Myanmar”, il crollo di un monastero ha causato la morte di cinque bambini e un giovane novizio.
Il terremoto ha colpito anche l’intera regione: le scosse sono state avvertite in Cina, India, Laos, Bangladesh e Thailandia. A Bangkok è crollato un grattacielo in costruzione, causando almeno 4 morti accertate e oltre 80 dispersi, secondo alcune fonti locali.
La Croce Rossa Internazionale ha segnalato danni diffusi a infrastrutture pubbliche come strade, ponti ed edifici. “Siamo seriamente preoccupati per la tenuta delle grandi dighe”, ha dichiarato da Yangon Marie Manrique, rappresentante della Federazione Internazionale della Croce Rossa.
Il Paese, già messo in ginocchio dal conflitto armato tra la giunta militare e i gruppi di resistenza, si trova ora ad affrontare una nuova emergenza umanitaria con uno scenario ancora tutto da definire.