BUDAPEST – Una detenzione cautelare di 13 mesi “non è tanto lunga vista la gravità dei reati stabiliti dalla Procura” e “il pericolo di fuga sussiste sempre” per cui è necessaria la custodia in carcere. E’ quanto afferma il giudice ungherese Sòs nella motivazione dell’ordinanza con cui ha respinto la richiesta di arresti domiciliari a Ilaria Salis. La 39enne italiana è in carcere da 13 mesi a Budapest con l’accusa di aver aggredito due estremisti di destra durante una manifestazione neonazista.
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