CAGLIARI – Una mozione per sollecitare un impegno della giunta per l’immediato pagamento delle retribuzioni arretrate e la ripresa delle attività all’interno del Parco Geominerario della Sardegna, in modo da salvaguardare i posti di lavoro. E’ il documento presentato dal capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu per scongiurare le ferie forzate, con la cassa integrazione a zero ore e il successivo licenziamento dei dipendenti dell’Ati Ifras. “Si tratta dell’ennesima mazzata che subirebbe la Sardegna, con un esercito di 527 operai che lamentano ritardi nel pagamento degli stipendi e il mancato rispetto degli accordi”. Rubiu richiama il ruolo della Regione per dare una soluzione positiva alla vertenza. “Occorre creare le condizioni necessarie per promuovere – evidenzia l’esponente centrista – nei territori coinvolti dagli interventi, che interessano 81 Comuni e diversi altri Enti, occasioni di sviluppo e di crescita economica finalizzata, in particolare, all’incremento dell’occupazione”. Nella mozione si impegna l’esecutivo alla “ricerca di nuove ed aggiuntive risorse da impiegare per progetti o programmi aggiuntivi – conclude Rubiu – volti a perseguire gli obiettivi di sviluppo, di valorizzazione e di maggiore fruibilità delle aree interessate dal Parco. E’ opportuno perseguire tutte le soluzioni per evitare un duro colpo all’occupazione, ed in particolare al settore produttivo del Sulcis Iglesiente, visto che tanti progetti riguardano la valorizzazione e la salvaguardia dei siti minerari”.
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