CAGLIARI – Niente ripensamenti. Il pressing di organizzazioni sindacali e associazioni di categoria non sortisce gli effetti sperati. La commissione bilancio del palazzo di via Roma licenzia la manovra finanziaria con un solo voto di scarto, dando così il via libera all’aumento dell’addizionale Irpef per ripianare i debiti della sanità. Il capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu attacca la giunta. “E’ un provvedimento che colpisce le fasce più deboli. Basti pensare – evidenzia – che con un reddito di 40 mila euro all’anno le famiglie saranno costrette ad un esborso pari a 200 euro al mese. Una vera e propria stangata”. E poco importa che si vada a ripianare una voragine pari a 400 milioni di euro. “Perché – osserva Rubiu – le spese del comparto sanitario sono salite a causa delle scelte di questa maggioranza, con il mantenimento dei commissari e le consulenze esterne”. Senza poi tralasciare un particolare. “La Regione – continua l’esponente centrista – si grava di un ruolo che dovrebbe spettare allo Stato. Ovvero, l’incremento di un tributo sui redditi delle persone. E il rialzo è giustificato da spese che dovrebbero spettare al governo. Davvero scelte illogiche”. Rubiu non ci sta: “In consiglio regionale faremo di tutto per bloccare un provvedimento dannoso per l’economia sarda, adottato da una giunta di professori incapace di tenere i conti”.
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