CAGLIARI – Unione cacciatori Sardegna si astiene sull’apertura della caccia al cinghiale il giovedì. Un provvedimento che non incontra il favore del mondo venatorio. Il presidente dell’associazione, Bonifacio Cuccu, è chiaro. “Si tratta di una decisione adottata per fronteggiare la peste suina e i danni alle colture agricole provocate dalla proliferazione dei cinghiali sul territorio – osserva – ma è una situazione che preoccupa l’universo dei nostri soci”. Il motivo è logico. “Con l’apertura della caccia al cinghiale il giovedì – evidenzia Cuccu – si va ad incidere su un equilibrio già raggiunto tra le compagnie di caccia grossa, rischiando di stravolgere le abitudini consolidate soprattutto nei territori dell’interno dell’Isola. Ecco perché abbiamo preferito astenerci da una decisione che non accontenta i cacciatori”. Il presidente del movimento va oltre: “Auspichiamo che questo provvedimento sia dettato dall’emergenza della peste suina africana – conclude – per poi tornare alla normalità del calendario venatorio per non scompaginare i riflessi derivanti da un percorso già delineato ad inizio stagione. La decisione comporta, per evitare che ci siano capi infetti, la rimozione delle carcasse eventualmente rimaste il giorno seguente alla caccia”.