ROMA – Il caro-energia ha messo in ginocchio le strutture sportive con bollette che in alcuni casi sono arrivate sino a 40 mila euro da pagare in un’unica soluzione. Così otto enti di promozione sportiva (Acsi, Aics, Asi, Csen, Csi, Msp, Uisp, e Us Acli) hanno inviato quest’oggi una nota al premier Mario Draghi, al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e alla Sottsegretaria allo Sport, Valentina Vezzali per chiedere “ossigeno” in una situazione divenuta insostenibile. Il comparto dello sport – scrivono gli enti sportivi – hanno già subito un durissimo colpo durante la pandemia ed ora il costo sproporzionato dell’energia “sta mettendo letteralmente in ginocchio questa grande infrastruttura sociale”. Il comparto dello sport di base rappresenta il 33% di tutte le istituzioni no-profit. Un asset importante per il tessuto sociale paese e per la funzione di salvaguardia della salute diffusa sul territorio. “È l’occasione da parte del Governo di dimostrare il riconoscimento alla cultura motoria e sportiva” si legge ancora nella nota.
“È singolare che mentre i nostri atleti si stanno facendo onore ai Giochi Olimpici di Pechino qui in Italia dobbiamo combattere per salvaguardare la funzione dello sport di base” ha commentato il presidente di Msp Italia, GianFrancesco Lupattelli auspicando un intervento immediato da parte del governo.
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