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Caso Degni: la Corte dei Conti deferisce il magistrato ai Probi Viri per violazione del codice di condotta

ROMA – Con l’Associazione magistrati della Corte dei Conti che ha deciso il deferimento del consigliere Marcello Degni al collegio dei probiviri per aver violato il codice di condotta, sembrano risuonare le parole del ministro della Difesa Crosetto che aveva sollevato la questione di una parte della magistratura militante e poco terza. Domani 4 gennaio si terrà alle 17.00 l’adunanza straordinaria del consiglio di presidenza della Corte dei Conti sulle di chiarazioni del consigliere Marcello Degni. Al centro dell’incontro, che si svolge in videoconferenza, saranno le dichiarazioni pubblicate sul suo profilo X. Marcello Degni, magistrato contabile è finito al centro delle polemiche politiche per un post pubblicato su X dopo l’approvazione della manovra finanziaria: “Occasione persa – scrive il magistrato nel post – C’erano le condizioni per l’ostruzionismo e l’esercizio provvisorio. Potevamo farli sbavare di rabbia sulla cosiddetta manovra blindata e gli abbiamo invece fatto recitare Marinetti”, ha scritto Degni taggando anche la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein. Un caso che fa riesplodere la polemica sulle toghe con un deficit di tutela dell’immagine di imparzialità della magistratura. Accuse respinte solo pochi mesi fa dall’Associazione dei magistrati ma che fa trasparire in troppi casi un corporativismo non da Paese democratico.

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