ROMA – Oggi in Corte d’Assise arriva il caso di Giulio Regeni con la presidenza del Consiglio dei ministri che si costituiisce parte civile nel processo sull’omicidio del ricercatore torturato ed ucciso in Egitto. In aula non ci saranno imputati per l’atteggiamento reticente degli organi istituzionali egiziani. “Domani si svolgerà la prima udienza in Corte di Assise sul sequestro,la tortura e l’omicidio di Regeni – ha scritto su Facebook il presidente della Camera Fico.”Se pensiamo alla fatica enorme che ci è voluta per arrivare fin qui, per ricostruire una trama nonostante depistaggi e resistenze di ogni tipo da parte dell’Egitto, comprendiamo quanto importante e carica di significato sia la giornata di discussione”. La presa di posizione del Governo arriva dopo la valutazione del muro di gomma eretto dalle autorità egiziane nell’individuazione della verità di un omicidio efferato. Ad imprimere un’accelerazione a questa svolta è stata anche la collaborazione espressa, dopo molte reticenze, della tutor inglese dell’Università di Cambridge che aveva seguito Regeni nella sua analisi universitaria su lavoro e sindacati in Egitto.
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