Champions: Mertens show, il Napoli batte 2-1 il Benfica e vola agli ottavi

LISBONA – Il pareggio sarebbe bastato, ma il Napoli si è regalato una notte da leggenda sbancando il Da Luz. Il 2-1 in casa del Benfica è un colpaccio che vale il pass per gli ottavi di Champions e la vittoria del gruppo B davanti ai portoghesi e al Besiktas, schiantato dalla Dinamo Kiev con un tennistico 6-0 nell’ultima sfida della fase a gironi. Sarri punta a centrocampo su Allan e Diawara, ancora preferito a Jorginho in cabina di regia, e affida a Gabbiadini le chiavi dell’attacco. La migliore occasione del primo tempo capita proprio sui piedi dell’attaccante bergamasco, che si fa ipnotizzare però da Ederson in uscita. Nella ripresa la staffetta con Mertens, che ha un impatto devastante sulla gara. Dopo appena 3 minuti il belga lancia Callejon con un assist no look: tocco sotto delizioso sull’uscita del portiere e gol che al 60’ porta in vantaggio gli azzurri. Ancora Mertens al 79’ decide di fare tutto da solo: dribbling secco ai danni di Luisao e colpo da biliardo che rimbalza sul palo alla destra di Ederson e s’infila in rete. Quando sul match scorrono ormai i titoli di coda, Albiol regala l’ultimo brivido con l’errore grave in disimpegno che serve a Jimenez su un piatto d’argento l’opportunità di accorciare le distanze all’88’. “Volevamo il primo posto nel girone perché il Napoli non l’aveva mai ottenuto. Abbiamo fatto bene nel primo tempo, poi loro sono calati e nel secondo tempo abbiamo avuto tante palle gol. Dispiace solo per quel gol preso alla fine, la difesa meritava di finire inviolata” è il commento a fine gara di Maurizio Sarri. “Arrivare primi o secondi non cambia nulla come difficoltà degli avversari, è una nostra soddisfazione perché eravamo convinti di aver espresso il miglior calcio del girone. In questa Champions abbiamo sbagliato solo una gara, la squadra si è espressa sempre bene anche quando è arrivato qualche pari. Ora pensiamo a Cagliari, dopo una botta di vita così sarà dura presentarsi alle 12.30 in campionato. Quella sarà la prova di maturità”   ha concluso l’allenatore azzurro.