MOSCA – Da oggi 11 luglio rubinetti chiusi del gasdotto Nord Stream 1. Ufficialmente per lavori di manutenzione ma si teme che invece possa essere una mossa definitiva del governo di Mosca. La Germania, maggiore consumatore dell’impianto russo rischia una grave recessione. Le turbine in riparazione al momento si trovano nelle officine del gruppo tedesco Siemens Canada. La Germania le rivuole indietro per restituirle alla Russia e alleviare così le conseguenze delle sanzioni, mentre Kiev ha chiesto al Canada a restituire le turbine della Gazprom all’Ucraina, esortando Berlino a “non cedere al ricatto del Cremlino”. Intanto la chiusura di oggi,già prevista da tempo, mette in allarme l’Industria Tedesche (Dihk): in caso di uno stop del gas russo totale, il calo della produzione economica potrebbe essere di almeno il 10%con l’arrivo dell’inverno, ha sottolineato il presidente del Dihk Peter Adrian, il quale sostiene che il governo deve revocare le restrizioni in modo che le aziende possano creare più rapidamente alternative all’energia a gas.
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