PALERMO – Risultavano presenti al lavoro, ma in realtà facevano la spesa o anche jogging. Lo ha accertato un’inchiesta della Gdf sui “furbetti del cartellino” nel Comune di Palermo e in alcune partecipate. 28 le misure cautelari (8 arresti domiciliari, 14 obblighi di dimora e 6 di presentazione alla polizia giudiziaria). Gli indagati sono accusati di truffa e falsa attestazione. Tra i coinvolti figura Tommaso Lo Presti, accusato di associazione mafiosa e detentore del record di assenteismo: in 3 mesi non un solo giorno al lavoro.