MOSCA – Unità e contingenti militari delle forze armate ucraine stanno lasciando le loro posizioni in massa e abbandonano le armi, come riferisce l’agenzia Tass, riportando fonti del ministero della Difesa russo. I soldati ucraini, in evidente minoranza numerica, sterebbero fuggendo dalle loro posizioni abbandonano anche le armi. In precedenza, il ministero russo aveva riferito che le difese antiaeree delle forze armate ucraine erano state soppresse. Anche l’infrastruttura militare delle basi aeree ucraine srebbe stata completamente disabilitata.
Nel suo discorso alla nazione, il presidente Putin aveva sottolineato che la responsabilità dello spargimento di sangue ricadrebbe sulle spalle delle autorità ucraine. Poi in queste ore Putin, dopo le reazioni della comunità internazionale, è tornato a ribadire: “Sottolineo con forza che ogni responsabilità per un possibile spargimento di sangue sarà interamente sulla coscienza del regime al potere ucraino”, ha affermato Putin continuando ad affermare che la NATO sosterrebbe i nazionalisti estremisti e i neonazisti in Ucraina.
Eduard Basurin, rappresentante della Milizia popolare della Repubblica popolare di Donetsk, ha affermato che l’obiettivo delle forze armate della Repubblica è raggiungere i confini amministrativi della regione di Donetsk. “Perché la Repubblica popolare di Donetsk e la Repubblica popolare di Luhansk sono entro i confini amministrativi di quelle regioni che erano prima del 2014”, ha detto Basurin al canale televisivo Russia 24.
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