NAPOLI – Dalcuore rafforza la presenza all’estero, puntando a una crescita double digit anche nell’anno in corso. Fondata da Luigi Dalcuore, la sartoria napoletana specializzata in abiti maschili che a novembre scorso ha festeggiato a Milano il 50esimo anniversario, da oltre due anni ha infatti intrapreso una strategia volta a valorizzare l’immagine del marchio anche presso una clientela in precedenza non servita. Oggi, oltre alle creazioni bespoke, l’azienda che esporta quasi il 100% dei prodotti oltreconfine, confeziona a mano abiti pronti in taglia (con l’obiettivo di servire i department store), offrendo anche un servizio di made to measure con il supporto del negozio. Il progetto sta dando i primi risultati: forte di un giro di affari di circa 1,5 milioni di euro nel 2014 (+20%), la società nel 2015 conta di crescere ancora del 10%. «Oltre a concentrarci sull’area asiatica, quest’anno rafforzeremo la presenza del marchio in Nord Europa e in America del Nord e del Sud», ha spiegato a MFF Damiano Annunziato, direttore generale Dalcuore. Crescita che dovrà essere governata anche dall’aumento della capacità produttiva dell’atelier partenopeo, dove è impiegata circa una trentina di sarti. «Dagli attuali 60, abbiamo l’obiettivo di elevare la produzione a oltre 100 capi al mese per raggiungere i 1.300-1.400 pezzi annui», ha sottolineato Cristina Dalcuore, amministratore delegato e figlia del fondatore. La collezione autunno-inverno 2015/16 presente all’interno di un temporary showroom allestito a Firenze nei giorni di Pitti Immagine Uomo, tramite 12 modellistiche della giacca, ha l’obiettivo di servire la clientela durante tutti i momenti della giornata. La struttura dei capi è semplificata, lasciando ai dettagli come il travetto rosso sopra il taschino il compito di fare la differenza. Sul fronte dei materiali, il brand ha stretto un accordo con Dormeuil per l’esclusiva della palette colori su un tessuto di vicuña.
Dalcuore a tutto estero per crescere di un altro 10%
