CITTÀ DEL VATICANO – La nota del Vaticano sul ddl Zan sull’omotransfobia e l’intervento del Papa non sono un’ingegerenza, perché “difendere i propri diritti, in particolare la libertà della Chiesa, è un dovere e non un’ingerenza”. Così il cardinale Ruini, ex presidente della Cei intervistato da Repubblica. “Nessuna persona deve subire discriminazioni, deve essere invece rispettata e, dal punto di vista cristiano, amata. L’opposizione a quel ddl non riguarda questo ma,come ho già detto, il rischio di comprimere la libertà di espressione”, ha detto Ruini. Ieri, ma anche quest’oggi, una delle questioni sollevate dal caso del disegno di legge in Senato è che il dibattito si è concentrato solo su un confronto politico mentre c’è un aspetto sostanziale e che riguarda i trattati di due Stati: quello italiano e quello ponteficio. Il ddl rischia di essere una scelta unilaterale.
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