ROMA – E’ destinato a far discutere il fondo istituito, con il “decreto agosto” approvato dal governo, per la formazione delle casalinghe da 3 milioni di euro. Nell’ultima bozza del testo arrivato in Consiglio dei ministri si leggeva che questo fosse “finalizzato alla formazione e ad incrementare le opportunità culturali e l’inclusione sociale, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, delle donne che svolgono attività prestate nell’ambito domestico, senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito, finalizzate alla cura delle persone e dell’ambiente domestico, iscritte all’Assicurazione obbligatoria” per il lavoro svolto in ambito domestico. La ministra per le Pari Opportunità, Elena Bonetti, ha poi confermato l’inserimento nella misura nel nuovo decreto del governo. Un provvedimento arrivato in piena aria di ferragosto e quindi al momento ha tenuto basse le reazioni nel paese che sta eliminando il gender device nella scuola ma poi parla ad una sola categorie di “casalinghe” mentre non si capisce perché non dovrebbero essere “integrati” anche gli uomini soli o separati con figli.
Articoli Correlati
-
Siglato l’accordo di collaborazione scientifica CNR – EURISPES
RED-CENTRALE1 settimana ago