ROMA – Sul controverso decreto Scuola la maggioranza trova un accordo sul filo di lana. Il vertice di governo convocato nella tarda serata di ieri dal premier Conte, per ricucire i contrasti che si erano aperti tra Pd e M5S, si è risolto con il concorso per i 32 mila precari che si terrà ma dopo l’estate e non sarà più a crocette ma con una prova scritta. In sostanza ha avuto la meglio il Pd che si era opposto al quizzone proposto dalla ministra Azzolina e che avrebbe fatto passare l’idea che si potesse entrare in ruolo a scuola senza nessuna forma di selezione.
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