ROMA – Dopo aver incassato ieri la fiducia posta dal Governo, il “decreto sicurezza” passerà oggi 1 dicembre a Montecitorio, poi all’esame del Senato ed infine dovrà essere convertito in legge il 20 dicembre prossimo.
Prevedibile la reazione della Lega che nell’aula del Parlamento ha già pronta una batteria di interventi per rallentare il via libera finale del controverso decreto che da una parte tende a privilegiare il rispetto del diritto internazionale del fenomeno migratorio ma dall’altro mostra di avere, nelle maglie larghe dell’accoglienza, il pericolo di infiltrazioni criminali e terroristiche come già accaduto. La sensazione come rilevano alcuni analisti politici, è che il decreto si sia basato più su una battaglia ideologica nei confronti di Salvini che una vera e propria analisi del fenomeno di cui i numeri sono ancora molto ballerini e sopratutto perché non esiste ancora una politica dell’accoglienza documentata e strutturata verso l’integrazione.
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