RIMINI – Ecomondo, la rassegna riminese, promossa da Italian Exhibition Group dedicata all”economia circolare chiude la sua edizione 26a edizione con l’accresciuta consapevolezza che la transizione ecologica non può attendere. Il Paese corre a più velocità con aziende italiane che rappresentano best cases europei e altre con ritardi non più sostenibili specie nei settori pubblico-privato. Le presenze alla Fiera di Rimini ha segnato un +15% di presenze rispetto al 2022 (un dato tanto più significativo considerato che nel 2022 si era svolta con la contemporaneità con KEY Energy Transition Expo). An che il numero degli espositori in crescita del 10% sullo scorso anno, conferma l’interesse di una fetta di mercato che non giudica più la sostenibilità d’impresa come un costo ma come un valore spendibile nel consenso degli investitori oltre che una battaglia che i cambiamenti climatici ci hanno posto difronte.
Dalla bioeconomia rigenerativa alla blue economy, dalla valorizzazione dei rifiuti come risorsa al ripristino dei suoli, passando per le bioenergie al monitoraggio ambientale: l’edizione più grande in 26 anni dà un segnale chiaro, le tecnologie per la circolarità sono pronte per rigenerare gli ecosistemi e profittevoli, quando abbinate a policy orientate alla decarbonizzazione. In vetrina anche i più recenti veicoli per l’ecologia nel salone biennale SAL.VE realizzato con ANFIA. Assieme a quanto visto nei padiglioni della Fiera di Rimini, il green si conferma profittevole per l’economia anche nel report “L’economia di domani: una green economy decarbonizzata, circolare e rigenerativa” presentato in apertura degli Stati Generali della Green Economy 2023. Si stima un beneficio per 689 mld di euro in un arco di tempo di dieci anni, a fronte di costi cumulati per 136,7 mld, dal solo pacchetto normativo europeo per la decarbonizzazione “Fit for 55”.
Cresce il numero dei Paesi di provenienza dei visitatori di Ecomondo, prevalentemente dall’area euromediterranea con in testa Spagna, Germania, Grecia, Serbia, Egitto e Tunisia, e poi dall’Africa subsahariana. Oltre 630 gli operatori esteri internazionali ospitati grazie alla collaborazione di Agenzia ICE e Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale con la rete globale di regional advisor di IEG e anche della Regione Emilia-Romagna, in particolare per il settore della Blue Economy, provenienti da Nord Africa e Africa subsahariana, Area balcanica, America Latina, Nord America, India e Medio Oriente, che complessivamente hanno generato 2.700 business matching.
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