ROMA – I chiarimenti del Governo, contenuti nel decreto legislativo di recepimento delle direttive europee su rifiuti e imballaggi, ridefinisce la natura di rifiuti urbani, che includono anche i cosiddetti rifiuti simili. Si tratta di un chiarimento che di fatto non pregiudica la ripartizione delle responsabilità in materia di gestione dei rifiuti tra gli attori pubblici e privati.
Il decreto, è stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale e entrerà in vigore il prossimo 26 settembre. In esso si stabilisce che le utenze non domestiche che conferiscono i rifiuti al di fuori del servizio pubblico e dimostrano di averli avviati al recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l’attività di recupero sono escluse dalla corresponsione della componente tariffaria rapportata alla quantità dei rifiuti conferiti.
Recependo il Pacchetto Economia Circolare, c’è un segnale del Governo che guarda al settore del recupero e riciclo dei rifiuti con un occhio diverso. “Il principio dell’obbligo della detassazione – afferma Walter Regis, presidente dell’associazione dei riciclatori indipendenti Assorimap – va nella giusta direzione di sostenere le imprese della Green Economy e contribuisce allo sviluppo di un comparto industriale tra i più competitivi a livello europeo.” In una nota di Unirima, a firma del Direttore Generale, Francesco Sicilia si legge la stessa posizione dell’Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri.
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