Industria 4.0, bonus fiscali cruciali per fatturato e digitalizzazione
- di E.M.
- in Consumatori
(PRIMAPRESS) - MILANO - Imprese sempre più interconnesse e automatizzate: sono e saranno cruciali gli aiuti fiscali dello stato – una serie di iniziative e incentivi fiscali per investimenti IT – ritenuti indispensabili dal 19% delle aziende manifatturiere partecipanti alla ricerca scaricabile di Kantar per TeamSystem.
Dai dati raccolti ne è stata ricavata un’infografica intitolata “Industria 4.0: reali opportunità e tutti i motivi per cui bisogna puntarci”. Partiamo dall’Industria 4.0: ha lo scopo finale di sviluppare Smart Factory su tutto il territorio. Queste “fabbriche intelligenti” coniugano i layout produttivi con macchine ed impianti altamente digitalizzati, integrati e all’avanguardia.
Dalla ricerca risulta che l’83% delle aziende intervistate ha usufruito dei bonus fiscali. Un’impresa su due grazie ai bonus fiscali ha avuto un impatto positivo sul fatturato del +56%, registrando un aumento di ordini ricevuti, liquidità disponibile e un calo del carico fiscale. Tra gli obiettivi delle aziende che sfruttano il digitale troviamo l’ottimizzazione dei processi, supporto gestionale e l’utilizzo di tali strumentazioni come opportunità di scambio e collaborazione. L’indagine, inoltre, ha evidenziato quali beni e servizi sono tra i più desiderati:
- Il 50% preferisce investire su beni materiali funzionali alla digitalizzazione e alla produzione, come macchine per specifici processi industriali, robot e magazzini automatizzati;
- Il 36% preferisce beni immateriali come software, sistemi integrati, piattaforme, applicazioni e gestionali aziendali;
- Il 33% predilige attività di innovazione tecnologica;
- Il 21% punta su beni che realizzano obiettivi di transizione ecologica, sulla formazione del personale e sulla loro transizione tecnologica e digitale.
Il futuro dell’industria non sarà incentrato solamente sull’efficienza produttiva. Entro il 2030 l’Industria 4.0 verrà integrata dall’Industria 5.0: si tratta di un’evoluzione dell’Industria 4.0 che non si pone come sua sostituta, ma che punta piuttosto al suo completamento.
L'industria 5.0 avrà un approccio Human-centric, che metterà al centro dell’azienda il lavoratore. Questo porterà una maggiore cooperazione uomo-macchina e una crescente tutela della sostenibilità, ottimizzando i processi e ponendo l’attenzione sulle persone che lavorano dietro le macchine. - (PRIMAPRESS)
Dai dati raccolti ne è stata ricavata un’infografica intitolata “Industria 4.0: reali opportunità e tutti i motivi per cui bisogna puntarci”. Partiamo dall’Industria 4.0: ha lo scopo finale di sviluppare Smart Factory su tutto il territorio. Queste “fabbriche intelligenti” coniugano i layout produttivi con macchine ed impianti altamente digitalizzati, integrati e all’avanguardia.
Dalla ricerca risulta che l’83% delle aziende intervistate ha usufruito dei bonus fiscali. Un’impresa su due grazie ai bonus fiscali ha avuto un impatto positivo sul fatturato del +56%, registrando un aumento di ordini ricevuti, liquidità disponibile e un calo del carico fiscale. Tra gli obiettivi delle aziende che sfruttano il digitale troviamo l’ottimizzazione dei processi, supporto gestionale e l’utilizzo di tali strumentazioni come opportunità di scambio e collaborazione. L’indagine, inoltre, ha evidenziato quali beni e servizi sono tra i più desiderati:
- Il 50% preferisce investire su beni materiali funzionali alla digitalizzazione e alla produzione, come macchine per specifici processi industriali, robot e magazzini automatizzati;
- Il 36% preferisce beni immateriali come software, sistemi integrati, piattaforme, applicazioni e gestionali aziendali;
- Il 33% predilige attività di innovazione tecnologica;
- Il 21% punta su beni che realizzano obiettivi di transizione ecologica, sulla formazione del personale e sulla loro transizione tecnologica e digitale.
Il futuro dell’industria non sarà incentrato solamente sull’efficienza produttiva. Entro il 2030 l’Industria 4.0 verrà integrata dall’Industria 5.0: si tratta di un’evoluzione dell’Industria 4.0 che non si pone come sua sostituta, ma che punta piuttosto al suo completamento.
L'industria 5.0 avrà un approccio Human-centric, che metterà al centro dell’azienda il lavoratore. Questo porterà una maggiore cooperazione uomo-macchina e una crescente tutela della sostenibilità, ottimizzando i processi e ponendo l’attenzione sulle persone che lavorano dietro le macchine. - (PRIMAPRESS)