ROMA – Con “La pace difficile. Diari di un ambasciatore a Mosca” (Mauro Pagliai Editore, 2025), Giorgio Starace, l’ex Ambasciatore d’Italia nella capitale russa ripercorre la sua recente esperienza nella capitale russa in un periodo complesso e caratterizzato dall’attacco moscovita all’Ucraina. Il libro, con la prefazione di Lucio Caracciolo, stimola una riflessione a più livelli.
Ciò che emerge dal libro è soprattutto una lucida riflessione, da un punto di vista privilegiato, sulle reali possibilità di un percorso di pace duraturo. La fine delle ostilità non può limitarsi alla cessazione delle operazioni belliche: è necessaria una strategia di lungo periodo che affronti questioni spesso passate in secondo piano, come la difesa dell’ambiente, l’emergenza terrorismo, le migrazioni, le sfide delle nuove tecnologie e dello spazio. Tutto questo recuperando strumenti di multilateralismo efficace in ambito politico ed economico, in un progetto che non si limiti agli attori continentali, ma possa coinvolgere i grandi schieramenti dello scacchiere internazionale. “Un percorso difficile, eppure obbligato: l’unica strada da seguire per assicurare un futuro al nostro Occidente.” Commenta Starace.
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