BRUXELLES – La questione del rincaro del costo dell’energia rischia di creare una spaccatura sociale su una già situazione di fragilità di alcuni stati europei e dei suoi cittadini. Ieri l’Agenzia internazionale per l’Energia aveva sollecitato nel suo rapporto annuale la necessità di arrivare a Cop26 con una proposta forte per abbattere le emissioni ma aveva anche indicato scenari per l’urgente necessità di risorse alternative. Intanto nell’immediato Bruxelles fissa la data del prossimo 18 ottobre per correre ai ripari prima che il “caro bolletta” diffonda un clima di emergenza sociale è così ha predisposto una “toolbox”, una sorta di cassetta di provvedimenti, con le misure che gli Stati europei possono attuare per rispondere all’aumento dei prezzi energetici. L’iniziativa della Commissione prevede misure a breve termine, dal reddito di emergenza per le famiglie agli aiuti di Stato per le imprese e riduzioni fiscali, e iniziative a lungo termine come investimenti per le rinnovabili e nell’efficienza energetica, stoccaggio e acquisto di riserve di gas. Il pacchetto sarà presentato ai ministri dell’ Energia nel prossimo summit del 18 ottobre.
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