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Etiopia: il viaggio di Meloni per riaffermare il protagonismo dell’Italia nel Corno d’Africa con il “Piano Mattei”

ADIS ABEBA – “C’è un’ottima amicizia con il primo ministro» etiope, «che abbiamo rinsaldato perché è la terza volta che ci incontriamo. E questo può avere degli sviluppi anche in termini di stabilità complessiva della regione. Noi domani faremo un trilaterale anche con il presidente somalo, che pure ho già incontrato. C’è, sicuramente, un protagonismo italiano in Africa e nel Corno d’Africa che per noi è cruciale e sensibile». Questa le dichiarazioni nel punto stampa della premier Meloni nel suo viaggio in Etiopia. il Presidente Giorgia Meloni suo arrivo in aeroporto, aveva ricevuto l’accoglienza del Primo Ministro etiope, Abiy Ahmed Ali. Nel pomeriggio, invece, si è tenuto l’incontro con il Presidente della Commissione dell’Unione Africana, Moussa Faki Mahamat.
Qui sono molte le materie sulle quali discutere e quella migratoria – ha sottolineato rispondendo ai cronisti – è una conseguenza, ma qui sono presenti le nostre aziende con investimenti e infrastrutture, che sono anche infrastrutture riferibili a quello che io chiamo il Piano Mattei per l’Africa, aziende italiane che stanno costruendo le linee principali».
«La conferenza di maggio a New York è co-guidata dall’Italia insieme al Sudan, ci sarà sicuramente a guidarla il nostro ministro degli Esteri, perché è una interministeriale, però io come loro sanno sono sempre disponibile», ha aggiunto Meloni rispondendo a una domanda su una sua eventuale presenza all’appuntamento per i Paesi donatori per il Corno D’Africa.

Tra le iniziative per l’Africa la premier ha ricordato anche lo ‘Stocktaking Moment’, l’evento della Fao «che stiamo organizzando a Roma per il 24-26 luglio per il quale abbiamo invitato l’Unione africana, e penso ci sarà il primo ministro etiope». Il summit intergovernativo Italia-Africa di ottobre, ha concluso, sarà invece l’occasione di presentare il piano Mattei per il quale è “importante” il confronto con i Paesi africani, «perché non puoi pretendere di sapere quali siano le opzioni migliori: noi possiamo offrire le nostre idee, i nostri punti di vista, poi è importante coinvolgerli ed è quello che stiamo facendo. Quella di ottobre è l’occasione a cui arrivare a una definizione complessiva del piano in cui siano coinvolte queste nazioni».

RED-ROM

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