KRANJ (SLOVENIA) – Sono ripresi quesa mattina i lavori dell’Eurogruppo in corso in Slovenia dopo l’apertura di ieri del summit dei ministri dell’economia e della Banca Centrale europea con Christine Lagarde che in apertura ha mostrato un cauto ottimismo circa la ripresa dell’economia ma aggiungendo subito che non si è assolutamente fuori dal tunnel. Otto dei ministri delle Finanze si erano detti contrari all’idea di allentare le regole su deficit e debito pubblico.
Il presidente di turno dell’Eurogruppo, l’irlandese Paschal Donohe, ad apertura dei lavori aveva tracciato il suo mainstream: “I nostri sforzi stanno lavorando per alimentare le prospettive di crescita in via di sviluppo all’interno dell’area dell’euro che contano per i cittadini dell’Unione europea, il loro lavoro e il loro reddito. Le decisioni prese dalla Banca centrale d’Europa, le decisioni e tutto il lavoro svolto dalla Commissione, insieme al coordinamento dell’Eurogruppo, hanno funzionato. Stanno facendo la differenza nelle prospettive riviste che le diverse istituzioni stanno ora comunicando.
“In secondo luogo – ha proseguito Donohe – quegli sforzi avevano un tema comune molto importante. A causa del lavoro che tutti abbiamo svolto intensamente, in particolare nel periodo precedente all’estate scorsa, abbiamo messo in atto una serie di reti di sicurezza. Quelle reti di sicurezza non solo ci hanno catturato quando eravamo sul punto di cadere in un momento difficile, ma ora stanno giocando un ruolo fondamentale nel rimbalzo. Il programma SURE della Commissione, il fondo per la ripresa, il lavoro continuo della nostra Banca centrale e i nostri sforzi per coordinare il nostro lavoro all’interno dell’area dell’euro stanno svolgendo un ruolo davvero importante ora nell’aiutarci a raggiungere un punto di ripresa.
Ma in terzo luogo, mentre siamo a un punto di ripresa, riconosciamo anche quanto lavoro deve essere fatto e il lavoro che ci aspetta. Durante la nostra discussione di questa mattina, abbiamo ribadito ancora una volta che continueremo ad assumere una posizione di sostegno nell’aiutare le nostre economie a riprendersi, ma passeremo da un approccio più generale a un approccio più mirato.
Abbiamo ribadito ancora una volta l’elemento vitale di un approccio complementare tra politica fiscale e monetaria, a cui tutti siamo impegnati. E ancora questa mattina, abbiamo tutti riconosciuto il valore di un approccio comune all’interno dell’area dell’euro quando siamo a questo punto di ripresa, verso un futuro che può fare la differenza per la salute economica dei nostri cittadini mentre continuiamo con i nostri sforzi per la nostra salute pubblica”.