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Fase2: accordi e disaccordi tra Governo e Regioni sul filo di lana delle riaperture

ROMA – Nello spazio di 24 ore gli accordi e disaccordi tra governo e regioni hanno tenuto con il fiato sospeso le migliaia di riaperture di attività nel paese. Ieri in tardissima notte, dopo la conferenza stampa in tv del premier Giuseppe Conte, l’intesa raggiunta con le Regioni ha rischiato di infrangersi nuovamente sulle rifiniture del Decreto del presidente del Consiglio (Dpcm). “Così non ci sono le condizioni per riaprire da lunedì. Il dpcm è molto deludente. Non recepisce accordo politico raggiunto ieri”. E così si organizza un nuovo summit tra il governo e le regioni, che dopo l’una di notte termina con una nuova intesa, questa volta definitiva.
Nelle prime ore del mattino il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia commenta: ”Lavoro intenso e molto utile per far ripartire il Paese in sicurezza. Legittime le richieste delle Regioni. L’accordo che riprende le linee guida delle Regioni per le ordinanze sancisce ancora una volta la leale collaborazione tra regioni e governo” e Boccia ringrazia “i presidenti per aver sempre ricercato una soluzione nell’interesse del Paese”.

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