GAZA – La risoluzione a metà approvata ieri sulla spinta dell’Arabia Saudita, non è riuscita a programmare una nuovo “cessate il fuoco” per consentire l’arrivo in sicurezza di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza devastata dalla fame e dalle malattie per assenza di acqua potabile. L’approvazione a maggioranza del Consiglio Onu è arrivata solo per gli aiuti e non per la tregua. Ma è lo stesso Segretario generale Onu ad ammettere che quella assunta non è una decisione che consente agli operatori umanitari di compiere le loro operazioni in sicurezza mentre :Israele continua a bombardare le città della Striscia. Così il segretario delle Nazioni Unite, Guterres, dopo la Risoluzione che chiede l’aumento dei flussi di aiuti umanitari “Un’operazione di aiuto efficace a Gaza richiede sicurezza, personale in grado di lavorare in sicurezza”. A Gaza in 75 giorni sono stati uccisi 136 membri Onu un fatto “mai visto nella storia delle Nazioni Unite”,ha sottolineato Guterres. Il conflitto di Gaza è finito per diventare un paradosso della geopolitica dove USA e Russia si sono ritrovati “uniti” dal voto di astensione nel Consiglio di Sicurezza Onu.
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