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Giornata disturbi alimentari: un fenomeno che coinvolge 5 milioni di persone e adolescenti. Il disastro mense scolastiche

ROMA – Oggi 15 marzo 2023 i Comuni italiani aderiranno alla campagna di sensibilizzazione e prevenzione contro i disturbi alimentari, illuminando piazze e monumenti di lilla in occasione della giornata mondiale per la lotta contro i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. Con una partnership tra Anci e NEVER GIVE UP verranno illuminati monumenti e piazze.
“Siamo felici di rinnovare il nostro impegno e supportare NEVER GIVE UP nella lotta contro i disturbi alimentari. Illuminare monumenti e piazze di lilla è un gesto dal forte valore simbolico e ci auguriamo che aiuti a richiamare l’attenzione su di un problema così serio e diffuso, che richiede un’attenzione immediata da parte di tutti”, ha dichiarato Antonio Decaro, presidente dell’Anci.
“Anoressia e bulimia sono la prima causa di morte per malattia tra i 12 e i 25 anni in Italia – spiega Stefania Sinesi, direttore scientifico di NEVER GIVE UP – se intercettati e trattati in tempo, i disturbi dell’alimentazione possono essere curati, ma, purtroppo, solo il 10% di chi soffre chiede aiuto e ci impiega mediamente tre anni a chiederlo. Per questo è fondamentale fare luce su questi disturbi per rompere il silenzio e sensibilizzare sull’importanza di chiedere aiuto tempestivamente”.
Ma quano è vasto il fenomeno in Italia? Negli anni passati si contavano circa 3,5 milioni di casi nel nostro paese. Adesso si ipotizza siano almeno 5 milioni a soffrire di anoressia, bulimia, binge eating disorder (disordini alimentari). Molte sono poco più che bambine, appena dieci o undici anni, altre appena più grandi», spiega Leonardo Mendolicchio, psichiatra e responsabile dei Disturbi dell’Alimentazione, Istituto Auxologico Italiano. Un fenomeno che colpirebbe in modo particolare le bambine già a partire dai 12 anni.
Ma in questo scenario si aggiunge anche la controversa gestione delle aziende scolastiche non sempre in grado di bilanciare le diete alimentari necessarie nell’età della crescita. Oggi proprio un’azione delle forze dell’ordine ha evidenziato che una su tre delle aziende fornitrice di aziende scolastiche sono irregolari. Su 1.058 aziende di ristorazione collettiva nelle mense scolastiche di ogni ordine e grado, dagli asili nido agli istituti superiori, sia pubbliche che private da parte dei Carabinieri del Nas d’intesa con il mi- nistero della Salute. 341 aziende (il 31%) hanno evidenziato irregolarità. 482 le violazioni penali e amministrative. Trovati alimenti mal conservati o scaduti, cucine con scarse condizioni igieniche, personale irregolare. Sospese o sequestrate 9 aree cucina e denunciati 22 gestori.

RED-ROM

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