ROMA – Gli effetti del coronavirus e della stagione delle mancate risposte alla crisi che si abbatterà sul paese inizia dalle categorie più fragili di lavoratori, quelle formate da giovani che pur avviati in professioni non riescono a sopravvivere. Oggi è iniziato un sit-in dinanzi alla Camera in piazza Montecitorio. A protestare per il loro futuro sono architetti, assistenti sociali, avvocati, consulenti del Lavoro, geometri, ingegneri, notai e periti industriali con meno di 45 anni. Sono oltre un milione di lavoratori che si sentono “abbandonati dalla politica”. Hanno deciso di consegnare a governo e Parlamento il loro “Manifesto” chiedendo anzitutto di “non essere discriminati” nelle misure di sostegno alle imprese.”Moltissimi di noi ancora più in difficoltà dopo il lockdown”. Lo slogan che riecheggia in piazza Montecitorio è “Non costringeteci ad emigrare”.
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