MILANO – A scorrere nella storia dei manager del Gruppo Campari non ci sono esempi di meteore ma al contrario, invece, solo lunghe carriere all’interno dell’azienda. Per questo il caso delle dimissioni dell’Ad Matteo Fantacchiotti a soli 5 mesi di distanza dalla sua nomina ha destato stupore. Le dimissioni presentate questa mattina con effetto immediato per “motivi personali” nascondono, tuttavia, una frattura che era cresciuta nelle ultime ore tra il presidente del gruppo, Luca Garavoglia e il nuovo ceo che ad aprile aveva preso il testimone da un amministratore di lunga esperienza come Bob Kunze-Concewitz. Ma a far chiudere definitivamente i rapporti tra Campari e Fantacchiotti è stata presumibilmente una dichiarazione di troppo espressa in una conference sull’andamento del mercato americano. Dichiarazione che ha provocato una pesante perdita del titolo.
Il gruppo sarà guidato temporaneamente dai due ceo Paolo Marchesini e Fabio Di Fede. L’ex ad Bob Kunze è stato chiamato alla guida di un comitato per individuare il nuovo vertice.
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