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I Flexible benefit: la nuova era del welfare aziendale

ROMA  – L’obiettivo principale di ogni azienda è quello di creare un ambiente sano e produttivo, un luogo dove i dipendenti si sentano a proprio agio e possano lavorare utilizzando a pieno le proprie possibilità. Nel proprio piano di welfare aziendale l’azienda può usufruire dei flexible benefit, cioè dei benefit flessibili di cui ogni dipendente può godere per avere possibilità di crescere e migliorare.

Cosa sono i flexible benefit

Per ottenere il massimo del rendimento da ogni dipendente, l’azienda può mettere a disposizione di essi dei beni o servizi atti ad aumentare il potere d’acquisto del dipendente e a rendere migliore la qualità della loro vita. I flexible benefit rappresentano, appunto, tutti quei mezzi, oltre alla retribuzione mensile, che contribuiscono a rendere le ore trascorse al lavoro qualcosa di più interessante e meno faticoso. Per quale motivo? La risposta è presto detta: infatti, mediante corsi di lingua, corsi di previdenza complementare o borse di studio, il lavoratore ha maggiori stimoli e il posto di lavoro diventa il luogo perfetto, quello dove chiunque vorrebbe lavorare. Ma c’è dell’altro: infatti, grazie ai flexible benefit, ogni talento lavorativo verrebbe preservato, evitando che si guardi altrove, e avrebbe a disposizione una somma da spendere liberamente.

Comprendere al meglio i bisogni e le esigenze di ogni lavoratore è il fine principale di ogni azienda; pertanto, i benefit aziendali in questione rappresentano la maniera più efficiente per migliorare la qualità della vita, non solo del lavoratore, ma anche della sua famiglia.

I flexible benefit più usati

Borse di studio per i figli, corsi di lingua o di formazione, polizze sanitarie, abbonamenti per i cinema o teatri e per i mezzi pubblici: sono questi i flexible benefit più utilizzati dalle aziende che ne usufruiscono, oltre ai viaggi e ai corsi per palestre. Andare a lavorare spesso costa fatica, e recarsi nella propria azienda, talora, può rappresentare un grande motivo di insoddisfazione: in questa maniera, invece, il lavoratore è più gratificato, perché, oltre a percepire lo stipendio, può usufruire di tanti servizi che rendono il lavoro più piacevole. Recarsi al lavoro con la consapevolezza di poter fare affidamento su un’area creativa o su una previdenza integrativa complementare è il sistema migliore per ottenere prestazioni eccellenti e maggiore produttività.

Nel momento in cui il datore di lavoro decide di integrare nel suo piano di welfare i flexible benefit, li può predisporre per tutti i dipendenti, sia per chi ha tanti anni di esperienza alle spalle che per chi è un nuovo assunto. Tutti i dipendenti hanno, altresì, la possibilità di poter scegliere quale sia il benefit più adatto alle proprie esigenze, anche in virtù dell’importo erogato. I benefit possono essere concessi tramite l’erogazione diretta o mediante rimborsi e possono essere definiti come una sorta di “carrello della spesa” del dipendente, proprio grazie alla libertà di scelta di cui ogni dipendente dispone.

Anche i buoni pasto possono essere inseriti tra i flexible benefit e possono essere scelti dall’impiegato nei limiti previsti per persona, cioè 4€ in formato cartaceo e 8€ in formato digitale.

In conclusione

I flexible benefit rappresentano una grande opportunità per l’azienda e i lavoratori e l’auspicio è quello che sempre più imprese ne facciano uso in modo da rendere la vita lavorativa più serena e produttiva, un modo per crescere e migliorare insieme traendo numerosi vantaggi.

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