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Il bilaterale Italia-India di Giorgia Meloni tra sfida energetica, Mediterraneo e cybersicurezza

NUOVA DELHI – Nessun documento dal G20 Indiano per la presa di posizione del Primo Ministro Modi con le nazioni che non hanno ancora compreso che il multilateralismo è in crisi. Ma è stata l’occasione per la premier Giorgia Meloni di rivolgere un invito a Modi per rendersi protagonista di un processo di pace nel conflitto tra Russia e Ucraina.
Poi la premier italiana ha ricordato le molte similitudini tra Italia ed India. “Siamo due penisole, siamo due culture millenarie e Stati relativamente più giovani, siamo Nazioni che si sono battute per la loro indipendenza, per la loro libertà, credo che ci siano anche molti elementi di vicinanza nella nostra visione, nel valore che riconosciamo, che ciascuno di noi riconosce alla tutela dell’identità, della specificità come condizione base anche per difendere i diritti dei propri popoli e quindi c’è molto materiale sul quale lavorare insieme a partire da alcuni settori sui quali vorremmo rafforzare la nostra cooperazione”.

Un riferimento di Meloni è andato anche al  tema della sicurezza energetica. “L’India si pone grandi obiettivi da questo punto di vista, la sua voglia di lavorare in maniera estremamente forte sul tema ad esempio della produzione di energia da fonti rinnovabili, è una scelta strategica che io considero particolarmente intelligente e anche qualcosa su cui sicuramente possiamo collaborare, uno dei tanti elementi sui quali ci sono piene convergenze”. Un passaggio che in qualche modo ha voluto sollecitare un maggiore impegno dell’India ad abbandonare la via del carbone.
“C’è il tema della transizione digitale – ha poi detto Meloni –  noi stiamo da questo punto di vista anche lavorando a importantissimi progetti che collegano le nostre due Nazioni, c’è tutto il tema delle tecnologie emergenti, c’è il tema della cybersicurezza, c’è il tema dello spazio, sono materia strategiche quelle sulle quali vogliamo collaborare e crediamo davvero di poter fare ancora molto di più.
Abbiamo ovviamente da questo punto di vista scelto, come ricordava il Primo Ministro, di annunciare l’adesione dell’Italia all’Indo-Pacific Oceans’ Initiative proprio perché crediamo che in un contesto internazionale che deve essere basato sulle regole e sul rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale sia fondamentale la stabilità e la visione di un Indo-Pacifico aperto e rispettoso delle regole della sovranità e dell’integrità delle Nazioni”.

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