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Inchiesta Qatar e Marocco, Giorgi confessa il meccanismo di corruzione. Già 60 gli eurodeputati coinvolti

BRUXELLES – L’inchiesta Qatar-Ue si allarga anche al Marocco. Francesco Giorgi, l’ex assistente dell’eurodeputato Panzeri e compagno della vicepresidente destituita, la greca Eva Kaili starebbe collaborando con gli inquirenti confessando il sistema di corruzione che ha portato ad aprire un vaso di Pandora. Giorgi ha confessato agli inquirenti belgi di aver fatto parte di un’organizzazione usata da Marocco e Qatar per interferire e condizionare gli affari europei, e che il suo ruolo era quello di gestire i contanti. Lo riporta Le Soir, il giornale francofono più diffuso in Belgio e che per primo ha sollevato la notizia delle indagini che da alcuni mesi si erano aperte su violazioni della gestione qatarina dei Mondiali di calcio. Giorgi era stato arrestato con Eva Kaili, Antonio Panzeri,ex eurodeputato Pd,con cui aveva contatti stretti. Il giro di corruzioni vedrebbe coinvolti altri 60 eurodeputati. Intanto in casa di Kaili e Panzeri sono stati trovati oltre 1,5 milioni di euro in contanti.

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