FRANCOFORTE – In questi ultimi anni il ricordo del “Whatever it takes”, quella scelta “Ad ogni costo” intrapresa da Mario Draghi ai vertici della BCE fino al 2019, mostra più di un rimpianto a confronto della rigida politica attuata in questi mesi dalla Banca Centrale europea sotto la direzione di Christine Lagarde. L’inflazione impone “che i tassi di interesse debbano ancora aumentare in misura significativa a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2%”. Così si è espressa la Bce, che ha scelto la facile ma pericolosa strategia della dura linea di politica mone- taria restrittiva. Secondo l’Istituto di Francoforte, nel IV trimestre 2022 e nel primo del 2023 l’economia dell’Eurozona “potrebbe subire una contrazione”, che sarebbe comunque “relativamente breve e lieve”.
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