LONDRA – Il colloquio telefonico tra Ursula von der Leyen e Boris Johnson sulla questione Brexit non ha fatto grandi passi avanti. Johnson crede ancora in rapporti con l’Unione europea ma poi contesta regole di “vicinato” come quella sulla pesca o sul cosiddetto “level playing field”, ovvero il concetto di parità di condizioni da esercitare nelle aree di pesca. Il premier britannico non ci sta a vedersi limitato nelle proprie acque territoriali ma si affida alla portavoce di Downing Street, Stratton a lanciare il dardo infuocato nei confronti dell’Ue: ”non è possibile impedirci di controllare le nostre leggi e le nostre acque”. Johnson era già in partenza per il Consiglio Europeo di Bruxelles ed aveva affidato il commento a Stratton che non ha usato mezzi termini. Questa sera Johnson e von der Leyen ci riprovano ma questa volta guardandosi negli occhi a Bruxelles.
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