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Islam tra modernità e radicalizzazioni nel saggio “Il Mondo Chiuso” del divulgatore scientifico Elio Cadelo

ROMA – C’è un interrogativo che si ripropone ogni qual volta l’occidente deve fare i conti con le tensioni geopolitiche nel mondo islamico e con le forme di terrorismo evidenti e latenti che si insinuano nelle capitali europee: c’è un islam moderato? E perche il terrorismo ha messo le radici nei paesi musulmani. A queste ed altre domande tenta di rispondere il saggio dello scrittore e divulgatore scientifico, Elio Cadelo con “Il Mondo Chiuso” (LEG Edizioni). Nel libro, fresco di stampa, l’autore analizza lo scontro in atto tra islam e la modernità, partendo da lontano nell’osservazione della storia della cultura araba ma allungandosi sino allo sviluppo scientifico e tecnologico dei nostri giorni che getta nuova luce sulla profonda lacerazione che sta attraversando il mondo islamico.
La storia dei rapporti tra le due culture è una storia complessa, dalle mille sfaccettature e dai risvolti spesso indecifrabili, deformata nel tempo da luoghi comuni che hanno falsato la verità storica a favore di una narrazione, spesso, fuorviante. L’Italia, infatti, non è uscita dal Medioevo grazie all’incontro con la cultura araba; la scienza e la filosofia greca non sono giunte in Italia grazie alle traduzioni dall’arabo dei testi greci e l’Umanesimo e il Rinascimento non sono affatto germogliati a seguito dell’incontro della cultura italiana con quella musulmana.
Il cosiddetto Rinascimento arabo fu una parentesi brevissima annientata dalla repressione che frantumò sul nascere ogni forma di libertà di pensiero, tanto che filosofi come Avempace, Averroè, Avicenna e altri furono assassinati, costretti alla fuga, arrestati o torturati. Diversamente da quanto avvenne in Italia dove intellettuali come Francesco Petrarca, padre indiscusso dell’Umanesimo (profondamente ostile alla filosofia musulmana), e Giovanni Boccaccio posero le fondamenta del Rinascimento, della cultura europea moderna e della civiltà occidentale.
Fu la riscoperta del mondo greco-romano a indicare all’Italia e all’Europa la via della modernizzazione, del libero mercato e della scienza. Diversamente dal mondo islamico dove l’affermazione della teologia ha dato vita a una società collettivista rinchiudendo l’orizzonte delle coscienze in un ‘eterno sacro Medioevo’ impegnato in un conflitto senza fine contro la modernità.
Il saggio dedica ampio spazio alla realtà dei nostri giorni (radicalismo islamico compreso) esaminando per la prima volta numerosi indicatori sociali quali la ricerca, l’istruzione e la diffusione della cultura scientifica, il ruolo della donna, la natalità, ecc. che mostrano come l’irruzione della scienza e della tecnologia nei paesi musulmani stiano aprendo contraddizioni e lacerazioni che prefigurano un futuro a oggi imprevedibile.

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