SAONARA (PADOVA) – Sulla lapide del cimitero di Saonara quella data dell’11 novembre 2023 ricorderà la breve vita di Giulia Cecchettin uccisa dalla rabbia che acceca nel falso nome dell’amore. Il feretro accompagnato dal battito di chiavi di 7mila persone dinanzi alla Basilica di Santa Giustina a Padova ha finalmente trovato una sepoltura dopo la lunga attesa per la perizia sul suo corpo martoriato dalle coltellate della follia.
Resta il dolore che farà fatica a scomparire per i tanti che hanno condiviso questo dramma. Non sconparirà da chi resta della famiglia Cecchettin che con grande dignità hanno vissuto la cerimonia di oggi. Se si aprirà oggi un capitolo nuovo nel contrasto all’ondata di femminicidi, si vedrà nei prossimi mesi in cui famiglia, scuola e istituzioni dovranno fare la loro parte con impegno e responsabilità. Ci sarà ancora un momento significativo per ricordare Giulia ma anche per ricordare a tutti noi di ascoltare senza sosta figli, amici e studenti per coglierne disagi e preoccupazioni, quando Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova consegnerà a Rino Cecchettin la laurea di sua figlia.
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