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L’auto scelta come trasporto nelle vacanze post lockdown degli italiani. L’analisi di TCI e Hertz Italia

MILANO – La radiografia delle vacanze degli italiani nell’era Covid, in una fotografia del Touring Club Italiano in collaborazione con Hertz Italia che segue a poche settimane di distanza dai dati forniti dall’Enit anche sulla tipologia di strutture turistiche più gettonate.
Il coronavirus ha certamente modificato il modo di viaggiare (69%). E’ stato preferito un “turismo di prossimità” (72%) e si sono adottati comportamenti più accorti per ridurre il rischio di contagio: meno eventi e musei rispetto allo scorso anno (67%), preferenza per destinazioni poco note e presumibilmente meno affollate (59%), frequenza meno assidua di bar e ristoranti (58%). L’approccio cauto al viaggio ha riguardato anche l’aspetto relazionale: il 42% infatti ha ridotto le relazioni interpersonali, evitando di fare nuove conoscenze e di stringere amicizie.
La preoccupazione di incappare in una quarantena inaspettata in un paese estero ha fatto privilegiare dagli un turismo domestico (94%) mentre solo il 6% ha scelto destinazioni europee mentre l’anno scorso il rapporto Italia/estero era 60:40. Le regioni più frequentate: Trentino-Alto Adige (15%), Toscana (11%), Sardegna e Puglia (entrambe 8%). L’estate 2020 è stata sicuramente all’insegna del turismo di prossimità: i residenti del Nord Italia, tradizionalmente i “motori” dei flussi domestici, hanno dimostrato di apprezzare di più i viaggi in Lombardia, Piemonte e Veneto e, in generale, verso le regioni centrosettentrionali, a scapito di quelle del Sud. All’estero, pur con numeri bassi, c’è stata una forte polarizzazione su Grecia (21%) e Francia (20%), seguite da Croazia (11%) e Spagna (8%).
Tra le tipologie di vacanza quella sole&mare è la preferita (44%) anche nell’estate 2020. Al secondo posto c’è la montagna (26%) che ha registrato un fortissimo incremento rispetto allo scorso anno (15%). La possibilità di effettuare attività all’aria aperta e di avere a disposizione ampi spazi ha convinto molti a passare le ferie a contatto con la natura. Importante il ruolo giocato quest’anno dai borghi e dall’entroterra più in generale (7%, rispetto all’1% del 2019) – che vede nella Toscana, nell’Umbria e nelle Marche le regioni preferite. Confermato, invece, il crollo delle città d’arte passate dal 10% al 4%. In crescita, pur con una quota marginale, le destinazioni lacuali (3%) rispetto all’1% del 2019.
Che le vacanze ai tempi del coronavirus siano differenti emerge dalla scelta del mezzo di trasporto utilizzato. Si è cercato in continuità con il lockdown la soluzione più protettiva come il guscio di “casa”: l’auto.
La vettura è stata la protagonista assoluta (71%, era il 44% nel 2019) mentre l’aereo ha subito un calo brusco (8% rispetto al 33% dello scorso anno). Nonostante la predilezione del mezzo proprio, è sostanzialmente riconfermato l’interesse verso il servizio di autonoleggio, perlopiù per garantirsi libertà e flessibilità negli spostamenti e per andare in destinazioni non raggiungibili comodamente con il trasporto collettivo. Si conferma la preferenza dei siti web delle compagnie di noleggio (51%) rispetto a quelli dei comparatori (30%) per acquistare il servizio; meno rilevante il ricorso diretto alle agenzie fisiche sul territorio (19%) Per la tipologia di auto noleggiata, la quasi totalità (91%) ha scelto veicoli con dotazione standard senza particolari optional. Tra i servizi più richiesti, invece, il 67% è stato interessato al chilometraggio illimitato e secondariamente (56%) alla possibilità di stipulare assicurazioni addizionali. Minor interesse, invece, per il wi-fi (2%).
 

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