ROMA – Le polemiche che stanno animando la politica in questi giorni stanno creando sempre più una spaccatura tra il paese reale è quello alimentato dalle ideologie di parte con i talk televisivi a senso unico. Il caso del generale libico Almasri, rimpatriato con volo di Stato per “ragioni di sicurezza” è ancora al centro del dibattito. Sarebbe stato più facile dire da subito lo abbiamo fatto perchè abbiamo oltre un centinaio di imprese di italiani che in Libia avrebbero avuto ritorsioni o rapimenti: o ancora abbiamo lì una delle major del petrolio; o ancora i flussi di migranti con il patto libico si sono fortemente ridotti. Insomma tutte buone ragioni per spiegare che cos’è la politica internazionale. Altra polemica sulla mancata firma dell’Italia insieme ai 79 Paesi membri delle Nazioni Unite che hanno condannato la decisione del presidente degli Stati Uniti contro le sanzioni alla Corte penale internazionale. Questione di coerenza forse: Nordio ha definito “sciatta” la tempestività dei provvedimenti adottati dalla Cpi proprio nel caso Almasri. E ancora la premier Meloni sull’ipotesi dazi all’Europa si è resa disponibile a mediare tra Trump e von der Leyen ed è coerenza essersi astenuti dal sottoscrivere un documento contro Trump. È politica internazionale.
E poi ci sono le questioni interne sulla lotta intestina nei Servizi di intelligence collegati allo scontro con la magistratura, vedi il caso del Dis con il Capo di gabinetto della Presidente del Consiglio, Caputi e del magistrato Lo Voi per diffusione di documenti interni. Anche qui la politica si divide e si accusa usando la premier Meloni come bersaglio fisso in ogni Tg. Intanto nel paese reale si è esaurita la bolla dell’occupazione, i dazi spaventano le imprese, anche le grandi quotate in borsa italiane recapitano lettere di licenziamento mentre si è ancora nel posto di lavoro e l’agenzia delle Entrate invia a raffica lettere anche dal tono “minatorio”.
Questo è il paese reale ma la politica non se ne accorge e continua in accuse e generici proclami su sanità e lavoro.